Canali Minisiti ECM

Vaccini: fino a 500mila i bimbi e i ragazzi che dovranno recuperare

Infettivologia Redazione DottNet | 22/05/2017 17:44

Icardi (Società igiene), problemi per alcune Asl

Saranno al massimo 500mila i bambini e ragazzi che dovranno recuperare, per effetto del decreto approvato dal Governo, le vaccinazioni lasciate indietro. A fare il conto è Giancarlo Icardi, ordinario di Igiene all'Università degli Studi di Genova e coordinatore del gruppo vaccini di Siti, la Società italiana di igiene e sanità pubblica. "E' vero che c'è un calo delle coperture, ma soprattutto per i vaccini del primo anno di vita restano intorno al 95% - sottolinea Icardi -. A questo va aggiunto il fatto che si osserva che negli anni successivi un certo numero di bambini recupera i vaccini non fatti. Se ragioniamo sui bambini tra 0 e 6 anni che si devono mettere in regola possiamo quindi ipotizzare un 5% che è rimasto indietro. Poichè nascono ogni anno 500mila bambini sono quindi 25mila, che moltiplicato per i sei anni fa 150mila. Se includiamo anche gli adolescenti che devono fare i richiami al massimo arriveremo a 500mila". Dal punto di vista organizzativo, afferma, potrebbero esserci problemi per alcune asl.

pubblicità

La cifra è alta, commenta Icardi, ma il sistema italiano è in grado di sopportarla, anche in virtù di una lunga tradizione nelle vaccinazioni. "Dal punto di vista organizzativo sicuramente ci saranno situazioni locali più problematiche, in Liguria ad esempio su 5 Asl ce n'è una più zoppicante - spiega Icardi -. In generale per il sistema italiano si può dire che questa è l'occasione per investire sulle risorse umane, che non vuol dire solo andare incontro a queste esigenze della nuova normativa ma soprattutto anche fare una importante attività di counseling, di adesione consapevole, di formazione". Dopo l'approvazione del provvedimento, aggiunge Icardi, è scattata una 'caccia all'informazione' che però non si è tradotta in una corsa al vaccino. "Qui abbiamo un ambulatorio per le vaccinazioni, e al momento non si segnalano picchi di lavoro - sottolinea -, mentre via mail ci arrivano molte richieste di informazioni da parte di operatori e genitori. Questo però è positivo, il decreto, che si può definire senz'altro ambizioso ma era doveroso, se non altro ha portato molte più persone a informarsi sul tema".

Commenti

I Correlati

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Su Lancet i risultati del confronto tra siringa e patch per l'anti-morbillo e rosolia

“Le prove indicano che prendere di mira JN.1 aiuterà a mantenere l’efficacia dei vaccini mentre la SARS-CoV-2 continua ad evolversi”

L'iniezione scudo a mRna utilizza la stessa tecnologia degli attuali vaccini Covid ed è in fase di test negli studi di Fase III della fase finale

Ti potrebbero interessare

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Su Lancet i risultati del confronto tra siringa e patch per l'anti-morbillo e rosolia

“Le prove indicano che prendere di mira JN.1 aiuterà a mantenere l’efficacia dei vaccini mentre la SARS-CoV-2 continua ad evolversi”

Cdc, 59 clienti esposte al rischio in un centro Spa

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno